sabato 26 aprile 2014

Piantine

Nell'orto sono magicamente arrivate delle piantine. Sembrano belle, a parte l'insalata che ha una faccia di quelle che non ce la faranno. Il resto stenta a crescere. Le patate ok è troppo presto ma il resto mi pare proprio arranchi: i piselli ad esempio sembrano uguali a due settimane fa.... Altre sementi sembrano addirittura che non riescano a spaccare la dura crosta... Ma l'importante è avere fiducia:-)

giovedì 17 aprile 2014

La semina

Piano Piano l'orto prende forma. Il rettangolo centrate tutto a patate. Il resto colture vario...

Saettone

Riordinando della legna accatastata ecco chi ho svegliato... Lungo sarà stato 2mt poi appena ho girato la testa come un fulmine è scappato.

lunedì 31 marzo 2014

Protocollo Progetto Patata



Semina e lavorazione seme

Investimento e profondità semina

Il sesto di impianto sarà di ca 30 cm. sulla fila e 80 cm tra le file.  Con queste distanze di semina l’investimento sarà di ca. 4,2 piante/mq. Le patate si seminano in fondo a solchi che consentano di porre i tuberi alla profondità di 5-8 cm (i valori minori per i terreni tendenzialmente argillosi).

 Pre-germogliazione
La pre-germogliazione permette di  abbreviare di 10-15 giorni il ciclo vegetativo, e rendere possibile un ultimo controllo della semente dal punto di vista del vigore vegetativo. Il sistema più usuale è quello di disporre i tuberi-seme in cassette accatastabili in non più di due strati, in ambiente, non troppo secco, a temperatura tra 12 e 16 °C.

 Taglio dei tuberi
Considerato che il calibro dei tuberi sarà compreso  tra 55/65 (mm), questi dovranno essere  tagliati così da risparmiare sul costo complessivo del seme,  avendo cura di lasciare almeno 2-3 gemme ‘occhi’ per tubero seme. I tuberi tagliati riposti nelle cassette, verranno lasciati a cicatrizzare, prima della semina.  I tuberi di dimensione più piccola, compresa tra 28/35 non hanno bisogno di esser tagliati.


Tecnica colturale e Lavorazione terreno

Aratura
Soprattutto nei terreni argillosi è preferibile un’aratura a 30-40 cm con successivo affinamento del terreno con una erpicatura. E’ anche possibile utilizzare un motocoltivatore.

Rottura della crosta e rincalzatura (EVENTUALE)
Su terreni argillosi, appena   prima dell'emergenza dei germogli può essere consigliabile un
passaggio di un leggerissimo erpice snodato o strigliatore per rompere la crosta, spianare il terreno e
distruggere le prime nascite di infestanti. In caso di lavorazioni manuali è possibile intervenire con la zappetta lungo la fila, effettuando contemporaneamente una prima rincalzatura.

Rincalzatura
La rincalzatura consiste nell'addossare terra dell'interfilare alla fila di piante di patata in modo da
favorire l'emissione di rizomi e di radici dalla parte interrata degli steli.
La rincalzatura si fa in uno o due passaggi nelle 2-3 settimane successive alla semina
con i germogli allo stadio di 2-3 foglie formando una "porca" di 0,20 m di altezza sul piano di
campagna: questo assicura condizioni ottimali di sviluppo alle radici, ai rizomi e ai tuberi-figli.
La rincalzatura favorisce il radicamento, la tuberizzazione e la nutrizione, evita l’inverdimento dei
Tuberi.
E’ possibile oltre che manualmente anche utilizzare un motocoltivatore.

 Concimazione organica e pacciamatura

La patata è una coltura capace di trarre i massimi benefici dalla concimazione
con letame maturo,  in alternativa al letame è possibile impiegare dello stallatico pellettato da incorporare nel terreno, sempre prima della semina.
Considerato che  la coltivazione sarà senza  irrigazione, potrebbe essere opportuno una pacciamatura con materiale vegetale di varia natura, come compost maturo o cippato.

Controlli di  valutazione in campo.
  
Parcelle verifica agronomica

Per ciascuna varietà oggetto di coltivazione,  è stata prevista per una superficie di ca. 130-150 mq.
Nel caso un produttore coltivi più di una varietà in un unico appezzamento (Es, 3 varietà)  dovrà aver cura di ‘separare’ i blocchi di ciascuna varietà di patata, di  ca. 120 cm.

Dopo circa  3-5 settimane dalla semina verrà effettuato un controllo in campo per rilevare  il numero di piante emerse e lo stadio di sviluppo (altezza delle piante e numero di foglie).

 Contemporaneamente all’esecuzione dei rilievi , verrà monitorata anche
l’eventuale presenza di patologie fungine, in particolare (Peronospora e/o alternaria) e infestazione da fitofagi (dorifora e attacchi elateridi o ‘ferretti’) , valutando la necessità di interventi di difesa con prodotti ammessi dal protocollo biologico.

L’ultimo controllo verrà effettuato alla raccolta, verificando la produzione in termini quantitativi e qualitativi.



Difesa fitoiatrica e piante infestanti

Elateridi (ferretti).

La presenza di Elateridi è spesso una conseguenza di rotazioni brevi, cioè campi in cui è stata coltivata la patata nei 2 anni precedenti, o di rotazione con culture che ne favoriscono la presenza (Mais). Nei casi in cui ci siano stati attacchi nei precedenti cicli colturali si sconsiglia la semina della patata.
L’alternativa di usare prodotti biologici, a base de la Beauveria bassiana è abbastanza costosa e con efficacia non costante.

 Dorifora

La dorifora può’ essere combattuta efficacemente con il B. Thuringiensis (Bt) . E’ importante sapere che i Bt sono diversi a secondo degli insetti che combattono, Per la dorifora va usato esclusivamente  Il tipo Bacillus thuringiensis (Bt) var. Tenebrionis.
L’ uso del Bt è da effettuare quando compaiono le prime larve di dorifora. Il prodotto agisce esclusivamente per ingestione e le larve per essere combattute efficacemente devono assumerne una dose letale.  
Per una migliore efficacia del Bt è necessario applicare il prodotto con una pompa a spalla, verso sera in quanto il Bacillus è fotosensibile, cercando di bagnare entrambe le lamine fogliari.

In alternativa si può’ impiegare del Piretro naturale avendo cura di aggiungere un po’ di ac. Citrico per acidificare la soluzione liquida (ideale un ph di 6-6,5) soprattutto se l’acqua è calcarea.

Peronospora e altre patologie

In caso di piogge persistenti e possibili attacchi fungini verrà valutata l’eventualità di applicazioni di prodotti  a base rame metallico o complementari.


Diserbo e disseccamento parte epigea patata in pre-raccolta

Da applicazioni e sperimentazioni personali ho verificato l’efficacia di trattamenti erbicidi a base di Ac. Acetico.

In pratica, utilizzando del comune aceto bianco per uso alimentare, anche se sarebbe meglio poter disporre di Ac. Acetico a maggiore acidità, e aggiungendo un po’ di lavapiatti liquido che migliora la bagnabilità della foglia ( dose un cucchiaino da tee/ 1 litro aceto) si ottiene una miscela con spiccata attività erbicida di contatto, sulle principali piante spontanee a foglia larga e su molte a foglia stretta (monocotiledoni).

Essendo una miscela non selettiva, anche le foglie e il fusto delle patata sono colpiti. Bisogna quindi stare attenti a non bagnare le patate durante il trattamento.

In fase di pre-raccolta si puo’ invece sfruttare l’effetto ‘erbicida totale’ per accelerare il processo di disseccamento della parti verdi della pianta di patate, e agevolare così la raccolta dei tuberi.

Ovviamente stiamo parlando di trattamenti non autorizzati da nessuna normativa, convenzionale o bio, anche se di fatto sono  prodotti di bassa tossicità e uso, praticamente casalingo . . .

Pracallo working team

Selfie dopo un pomeriggio di sano lavoro.
Aggiornamenti: ancora non abbiamo seminato nulla ma quasi ci siamo.

lunedì 24 marzo 2014

Progetto patata


Ma per il Pracallo Cool orto quanti kili di patate servono?
E a tutti gli altri? Betty cool orto? Carlo cool orto? Fabio cul' orto?